I beni comuni sono beni di proprietà di tutti e che ciascuno può utilizzare liberamente.
Sono beni comuni:
l’ambiente,
la salute,
la cultura,
la fiducia,
la legalità
e altri pilastri della vita sociale. Essi sono continuamente minacciati da un uso egoistico e speculativo dei beni comuni. Il loro impoverimento equivale a un impoverimento di tutta la società.
In altre parole, i beni comuni sono beni facili da usare e difficili da rigenerare. Il caso dell’ambiente, ma anche quello della fiducia che garantisce reciprocità e relazione sociale pacifiche, sono esempi significativi degli elementi di forza e di debolezza dei beni.
Quindi, la cittadinanza attiva serve per contribuire a curare, salvaguardare, sviluppare e rendere accessibile i beni comuni.
Un secondo elemento è la tutela dei diritti.
La cittadinanza attiva è utile a rendere effettivi i diritti proclamati nelle leggi.
Purtroppo, è usuale che un diritto stabilito in una legge non sia attuato per molte, diverse ragioni. Ad esempio:
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la mancanza di un reale impegno di un’amministrazione
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il suo conflitto con diritti più forti
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la sua interpretazione riduttiva da parte di coloro che dovrebbero tutelarlo
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la apparente mancanza di legame con norme precise.
Succede spesso, quindi, che le stesse istituzioni che dovrebbero tutelare i diritti a essere responsabili della loro violazione.
il (LIBRO) giallo dei cittadini attivi